5 cose che quasi sicuramente non sapevi sulle Svalbard

5 cose che quasi sicuramente non sapevi sulle Svalbard

Le Isole Svalbard sono il paradiso dei ghiacci polari e anche il luogo più freddo dove vivere. Quindi, ovviamente, l’ideale per chi vuole sfidare la propria resistenza e sopravvivenza.

Scoperte nel 1596 dall’esploratore olandese Willem Barentsz, le Svalbard, il cui nome significa “coste fredde”, sono un arcipelago famoso per essere il territorio più abitato a nord del pianeta. Barentsz, tuttavia, non sapeva di aver scoperto un intero arcipelago e le chiamò Spitsbergen, ovvero “montagne appuntite”.

Nel 1906, John Longyear, capo della Arctic Coal Company, fondò un insediamento minerario sull’isola più grande, Spitsbergen. Oggi, quel villaggio è la capitale dell’arcipelago e prende il nome dal suo fondatore, Longyearbyen. Chiaramente, il carbone non è più la principale attività economica delle isole. Ora, invece, il polo magnetico attrae le aziende che cercano di sfruttare il turismo.

Sei pront* per scoprire alcune curiosità divertenti sulle Isole Svalbard?

Sì? Fantastico, perché ne ho giusto cinque da condividere con te!

  1. Le tubature del gas e le case sono sopraelevate.
    Questo perché alle Svalbard c’è il permafrost, uno strato di terreno perennemente ghiacciato che potrebbe compromettere qualsiasi edificio interrato. Quindi, tutti gli edifici sono rialzati mediante palafitte e le tubature di acqua, luce e gas devono passare all’esterno e non nel sottosuolo.
  2. La banca mondiale dei semi si trova alle Svalbard.
    Sì, hai letto bene! La Global Seed Vault conserva più di un milione di semi provenienti da tutto il mondo. La struttura è incastonata all’interno di una montagna protetta dal permafrost e si trova ai margini di Longyearbyen, in un’ex miniera di carbone. Questa “Arca di Noè” delle piante è stata inaugurata nel 2008 e ha scelto le Svalbard per le loro caratteristiche climatiche estremamente fredde.
  3. Se vuoi uscire dai centri abitati delle Svalbard, assicurati di portare con te un fucile!
    Sì, hai capito bene. Dal 2012 è obbligatorio portare un’arma da fuoco quando si esce dalle zone protette della città per proteggersi dagli orsi polari. Ma non cercare di fare il Rambo e sparare all’animale: è meglio spaventarlo con spari in alto o pistole a salve. Oppure, se vuoi evitare il pericolo, viaggia in un’escursione di gruppo: il tuo esperto accompagnatore porterà il fucile per te.
  4. Se hai intenzione di nascere o morire alle Svalbard, ti consiglio di ripensarci!
    Non è possibile nascere perché l’ospedale di Longyearbyen non è attrezzato per affrontare eventuali emergenze. E non è possibile morire perché il permafrost non permette la corretta decomposizione del corpo. Quindi, meglio andare altrove per nascere o morire!
  5. Vige una regola ferrea: vietato portare gatti!
    Sì, avete capito bene, niente micetti qui. La ragione? Beh, sembra che i gatti possano contrarre la rabbia dalle volpi e altre malattie dai ratti e, peggio ancora, infettare le persone!
    Inoltre, potrebbero disturbare l’equilibrio ecologico e la fauna locale. Ma attenzione, un gatto aveva fatto un giro alle Svalbard, si chiamava Kesha. Come? Grazie a un trucco geniale! Era stato registrato come “volpe artica” sui documenti – ma, ahimè, non è più tra noi. Riposa in pace, Kesha, il tuo segreto è al sicuro con noi.

Ma non finisce qui…

Non è solo questo il bello delle Isole Svalbard, ci sono tante altre cose da fare! Durante la nostra spedizione alle Svalbard andremo a esplorare grotte di ghiaccio, berremo birrette glaciali e ci prenderemo una bella dose di adrenalina in sella alle motoslitte. Oltre a tutto ciò, potremo ammirare dei panorami incredibili e fare una partita a “Cerca l’animale artico”, cercando di avvistare volpi, trichechi, renne, pernici artiche e l’orso polare, il re dell’artico! E se saremo fortunati, ci potremo anche godere uno spettacolo incredibile, quello dell’aurora boreale.

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